Pubblicato su: MF
A ben vedere, le norme approvate di recente in sede UE per riportare un minimo di ordine in quell’oscura territorio marcato dalla potente lobby delle tre sorelle del rating (Moody’s, S&P e Fitch) appaiono tardive…
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A ben vedere, le norme approvate di recente in sede UE per riportare un minimo di ordine in quell’oscura territorio marcato dalla potente lobby delle tre sorelle del rating (Moody’s, S&P e Fitch) appaiono tardive…
Pubblicato su: Milano Finanza
Quando, nell’ottobre 2009, l’allora ministro dell’Economia Giulio Tremonti annunciò senza mezzi termini: “Basilea 2 è morta” subito nutrite schiere di imprenditori e consulenti buttarono nel cestino…
Pubblicato su: www.teleborsa.it
Il modello a ragnatela e a distretti industriali
La caratteristica peculiare del sistema produttivo italiano è costituita dalla presenza di una grande concentrazione di piccole imprese: nel nostro Paese si contano oltre 4 mil di PMI e micro imprese che costituiscono oltre il 98% del totale delle aziende residenti.
Pubblicato su: MF
Osservando da vicino le aziende italiane ci si accorge come la vera cartina di tornasole della crisi e delle sue implicazioni sul tessuto delle pmi non sia tanto l’analisi di bilancio, bensì quella dei flussi…
Pubblicato su: MF
L’European banking authority ha di recente concluso, con giudizio ampiamente positivo, l’esame aggregato dei piani predisposti dalle banche per garantire il richiesto rafforzamento patrimoniale…
Editoriale pubblicato su: www.teleborsa.it
Come tutti ricorderanno, negli ultimi anni la prassi consolidata è stata quella di integrare le varie manovre economiche, in assenza dei fondi necessari, con la voce “introiti da lotta all’evasione fiscale” o cose del genere. Chi scriveva la manovra sapeva benissimo che si trattava solo di una alchimia contabile per far quadrare le cifre, chi la leggeva sapeva benissimo che si trattava di un artifizio e che le cifre evidenziate erano del tutto ipotetiche (nonostante l’ottimo lavoro dell’Agenzia delle Entrate sul fronte dell’evasione).
Editoriale pubblicato su: www.teleborsa.it
A ben vedere il recente viaggio negli Stati Uniti del Presidente Monti, che in fondo ha costituito la naturale continuazione di un processo di lento ma progressivo restyling del nostro Paese iniziato con il nuovo Governo, ha assunto una valenza che va molto oltre la diplomazia o la cortesia istituzionale in quanto è andato ad impattare direttamente su una variabile fondamentale: la “percezione” dall’esterno dell’Italia.
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Editoriale pubblicato su: www.teleborsa.it
A prescindere da come andrà a finire la crisi ellenica (ovviamente nella speranza che, come accade sempre in questi casi, una soluzione venga trovata alla 23° ora), rimane incontrovertibile che gli accadimenti greci ci hanno fornito tutta una serie di lezioni che sarebbe da irresponsabili ignorare.
Pubblicato su: MF
Probabilmente lo scorcio finale del 2011 verrà ricordato dalle banche come un incubo, viste le fortissime pressioni che, a diversi livelli, gli Istituti hanno subito riguardo la necessità di rafforzare in maniera importante e rapida il loro patrimonio.
Pubblicato su: MF
All’indomani del fallimento di Lehman la Merkel pronunciò con piglio teutonico l’equivalente tedesco del motto “i panni sporchi si lavano a casa propria”; poche ore dopo, appena fu a tutti chiaro che il sistema non avrebbe retto, i tedeschi…
Pubblicato su: MF
Prescindendo dagli aspetti strettamente processuali legati all’arresto di Dominique Strauss-Kahn, (vittima consenziente, non consenziente, complotto?), ciò che emerge con chiarezza da questa incredibile vicenda è che continua a rimanere senza risposta…
Editoriale pubblicato su: www.teleborsa.it
A questo punto, a meno che non si verifichino incredibili (e direi improbabili) sconvolgimenti in stile Strauss-Kahn, sembrerebbe davvero che Mario Draghi abbia vinto la sua corsa verso la BCE. Se proprio vogliamo, formalmente, non esiste ancora nulla di definitivo in quanto la decisione finale verrà presa dai Capi di Stato e di governo a Bruxelles il 24 Giugno, tuttavia, il generale consenso che ha portato l’Eurogruppo ad indicare all’unanimità il governatore della Banca d’Italia come unico candidato alla presidenza della BCE comporta che solo l’imponderabile possa validamente frapporsi all’inizio dello storico mandato.